Mancano tre settimane all’appuntamento della Final Eight di Coppa Italia a Bologna. In questo conto alla rovescia, abbiamo chiesto ai nostri ragazzi di raccontarci la loro esperienza in Coppa Italia: c’è chi è stato protagonista, chi invece giocatore-spettatore (ma quest’anno avrà modo di essere parte in causa). Il nostro viaggio comincia con il racconto di Rei Pullazi e Nicolò Cazzolato, accomunati dal fatto di aver disputato una Final Eight di Coppa Italia anche in Serie A. E uno di loro è finito dritto-dritto negli annali.
Rei: <<Ho partecipato alla Final Eight di Coppa Italia in Serie A tre anni fa con la Virtus Roma. Sportivamente parlando, non una partecipazione da ricordare, poiché siamo stati eliminati ai quarti di finale. Il clima è super, incontri le prime otto squadre d’Italia, le più forti in quel periodo; sicuramente partecipare a una manifestazione del genere, per me che ho 23 anni, dà enormi stimoli e motivazioni a fare bene. Ho l’ambizione di vincere questa Coppa, anche per la società e per Bergamo, perché sarebbe un traguardo storico, e mi piacerebbe far parte della storia di Bergamo Basket.>>
<<All’epoca della Coppa Italia con Roma ero praticamente uno ”spettatore”, in quanto non giocavo mai, ma vivere il clima della Final Eight è abbastanza emozionante. Io voglio vincere questa Coppa; sia chiaro, tra il Campionato e la Coppa Italia preferisco il primo, chissà che non ci scappi la doppietta. La manifestazione è importante, una bella vetrina, un bel traguardo che ci siamo meritati. Andremo a Bologna a giocarcela con tutti, prendiamo questa competizione anche come preparazione per la Final Four di campionato, visto che sono partite secche.>>
Nicolò: <<La Coppa Italia è un mini torneo dove ci si gioca tutto in pochissimi giorni, e per tante squadre rappresenta il primo obiettivo stagionale. Ho avuto la fortuna, due anni fa, di giocarmi con Montichiari la Final Four, mentre lo scorso anno l’ho giocata a Cremona in Serie A. A Montichiari è stata “dura” per me, nel senso che ho dovuto fare lo spettatore durante la fase finale di Rimini, ho sofferto dagli spalti. E’ stata una grandissima gioia vincere la Coppa Italia, per niente facile visto il livello della manifestazione. In semifinale abbiamo battuto Palestrina, mentre in finale ci è toccato rimontare più di 20 punti nel secondo tempo ad Agropoli per alzare il trofeo. Una gioia indescrivibile>>
<<L’anno scorso a Cremona è stato ancor più indescrivibile partecipare alla Final Eight in Serie A. Abbiamo raggiunto un traguardo storico per la società; nei quarti di finale abbiamo incrociato Sassari. La partita è stata equilibrata, poi Sassari è riuscita a prendere qualche punto di vantaggio nel finale, ad allungare. Noi siamo riusciti con dei canestri incredibili ad accorciare le distanze e a portarla al supplementare (glissa sul suo canestro decisivo, ndr) dove abbiamo poi vinto. In semifinale, contro Milano, non abbiamo avuto scampo perché erano nettamente più forti di noi. Un torneo molto difficile, che concentra grandi energie in poco tempo, ma noi ci faremo trovare pronti e daremo tutto, come sempre.>>