Bergamo Basket 2014 – Logiman Crema 79-83 (28-27, 46-46, 61-63)
BB14: Isotta 14 (6/11, 0/1, 2/3, 9 r.), Sodero 22 (4/8, 3/10, 5/6, 7 ass.), Masciarelli 9 (2/7, 1/1, 2/3, 6 r.), Genovese 16 (6/8, 1/3, 1/2), Caridi 2 (0/2, 0/1, 2/2, 4 r.); Simoncelli N.E., Roveda 6 (2/4, 2/5 tl, 5 r., 1 rec.), Piccinni, Manenti 10 (2/4, 2/3). Coach: Gabriele Ghirelli.
T2: 22/42, T3 7/21, TL 14/21. Rimbalzi 40 (7+33, Isotta 9), assist 10 (Sodero 7).
PALLACANESTRO CREMA: Fazioli 22 (4/5, 3/5, 5/5, 8 ass.), Ballati 6 (0/2, 1/2, 3/5, 5 r.), Graziani 14 (2/5, 1/5, 7/8, 12 r.), Stepanovic 8 (4/7, 0/2), Crespi 9 (3/13, 3/5 tl, 9 r.); Guerra 3 (1/2 da 3), Ziviani 5 (1/4, 1/3), Guerini N.E., Wiltshire N.E., Carinelli N.E., Esposito 12 (2/4, 1/6, 5/7, 5 r., 3 ass.), Lazukic 4 (2/5). Coach: Massimiliano Baldiraghi.
T2 18/45, T3 8/25, TL 23/30. Rimbalzi 43 (12+31, Graziani 12), assist 16 (Fazioli 8).
Arbitri: Venturini di Lucca e Giustarini di Grosseto.
Note: parziali 28-27, 18-19, 15-17, 18-20. Timeout 7’45” C (21-19), 14’46” B (33-36), 16’54” B (37-44), 24’32” B (50-58), 39’41” B (77-80), 39’49” B (79-81). Usciti per 5 falli: Stepanovic 32’20”, Manenti 38’14”, Isotta 39’47” e Roveda 39’55”. Spettatori 135.

Senza Mora, Cagliani, Morelli, Rota e Cane, tutti alle finali Under 19 ad Agropoli in maglia Bluorobica, la Bergamo Basket 2014 manca di un soffio l’obiettivo platonico della vittoria-bis nella sfida a ranghi ridotti contro la Pallacanestro Crema, che le ha soffiato di fatto (superate, alla fine, anche Vicenza, Orlandina e Monfalcone oltre a Ragusa) l’obiettivo-playoff condannandola alla B Interregionale.

Sodero (mvp) con la bomba e Isotta rimontano immediatamente Ballati e un Fazioli in forma playoff, quindi il gioco da 3 di Masciarelli che precede la ciuffata dell’ex di turno Genovese (10-7 al 2′). Il botta e risposta tra Fazioli e il pescarese dalla lunga lascia avanti i gialloneri, a metà tempo sempre sopra di un missile di distanza grazie alla coppia di liberi di Caridi. Fazioli dalla lunga, Genovese, Stepanovic e ancora la guardia piemontese, da fuori e da sotto, confermano il mood vacanziero delle difese. Entrata più contatto subìto e un altro attacco al ferro proiettano Isotta al settebello personale e di squadra (26-19) su smarcante soderiano a un paio di giretti d’orologio dal primo cambio cronometrico. Limitano i danni per i rosanero lo scatenato play da doppia cifra precoce e il mezzo lungo Esposito, pure lui col 2+1.

Soluzioni semplici e pratiche, quasi sempre in avvicinamento, premiano gli ospiti col 27 pari di Ziviani in floater a un possesso da fine periodo. A 8′ dalla pausa lunga il controsorpasso del triplista Guerra (31-29) sollecita il pistolero dal cognome da rima immediata, cui però replica la cinquina del bidimensionale Esposito (32-36, 4′), firmatario di una minifuga non troppo convinta e rintuzzata a mezza via dal personale di Genovese che poi azzecca lo step back da sinistra per tenersi in linea di galleggiamento (35-37) a metà minitempo. Roveda non aumenta la dose da dove vale 1 e così Ziviani può allungare di un amen ulteriore (42-37, 6′). A limare il vantaggio sul 7 di Lazukic, al rientro dal timeout, le ciuffate pesanti di Manenti e Genovese. Si resta sul meno 1 (45-46) fino alla penultima rimessa alle soglie dell’intervallo quando Roveda riagguanta i basso-lombardi.

La BB14 resta nel tunnel con la testa e la coppia Graziani (primo 3)-Fazioli scava il solchetto di sette lunghezze entro 3 minuti e mezzo (48-55). La schiacciata dell’ottovolante di Crespi per il 58-50 cremasco a a 5’28” dall’ultima passerella cronometrica induce Ghirelli a chiamare il minuto di sospensione. Il massimo vantaggio del match non si concretizza con l’aggiuntivo del centro ospite, bensì col jump da destra di Fazioli (61-50, 6′), mentre la risicatissima rotazione locale (Simoncelli a referto, ma out per gonalgia) si ravviva grazie a Manenti e al palleggio-arresto-tiro di Masciarelli dietro la lunetta. Spazio allo spettacolo col lay-up rovesciato di Isotta (56-63, 8’40”), ma pure alla concretezza con Sodero e Manenti (secondo missile) a riaprirla a fine quarto (61-63). Rimane una decade cronometrica. Guly si dà da fare arrivando a 17 sul 66-67 a 6′ dai titoli di coda stagionali, Ballati mette soltanto un libero su tre e Genovese si sblocca nella ripresa dal preferito angolo destro in caduta. 68 pari con 5’20” da giocare fotocopiandosi a quota 70 un giro di lancetta più tardi. Il parziale di 5-0 chiuso da Fazioli a cronometro raddoppiato complica un finale dove Isotta si concede il coast to coast alla Zam Frederick (74-76) sul lungo nemico, preziosismo vanificato da Graziani, e Sodero ne deve estrarre un’altra dalla cintola (77-78) a 24″ dal gong. Genovese manda sul ferro il possibile sorpasso a 3″ dalla fine e Fazioli chiude lo score.

“Una partita surreale per chiudere con dignità e orgoglio”. La Logiman Crema è già matematicamente dodicesima, la Bergamo Basket 2014 in B interregionale: “Nell’ultima parte di stagione abbiamo dimostrato che senza infortuni e problemi extra-campo avremmo potuto centrare l’obiettivo. Ora ai playoff c’è l’ultimo avversario di campionato che si sta preparando all’appuntamento. E noi abbiamo un roster risicatissimo”, la premessa di coach Gabriele Ghirelli all’antivigilia.

La coperta, stavolta, è corta per la partecipazione alle finali nazionali Under 19 ad Agropoli, in maglia Bluorobica, di Mattia Mora, Matteo Cagliani, Matteo Morelli, Riccardo Rota e Carlo Cane: “Ringrazio tutti e cinque, ci hanno provato anche loro nonostante tutte le avversità. In mesi e mesi ci siamo allenati in otto senza poter fare i cinque contro cinque, circostanze che rallentano la crescita dei giocatori a questa età – sottolinea il tecnico giallonero -. Quella di Rota è sotto gli occhi di tutti. Cagliani da quasi 4 con 5 palle perse a partita dell’anno scorso è diventato quasi un play che non ne lascia una nemmeno per scherzo. Auguro loro anche il successo di prestazioni individuali di spessore, perché devono confermare quanto sono cresciuti nel tempo nonostante i rallentamenti per le avversità che hanno colpito società e squadra lungo tutto il 2022-2023″.

Tornando all’ultima di regular season, c’è il capitano che deve ammainare bandiera: “A Simoncelli il ginocchio sta purtroppo chiedendo il conto degli sforzi supplementari cui s’è dovuto sottoporre per le continue defezioni nel reparto esterni. L’intenzione di farlo giocare meno è sfumata per quello. I miei primi ringraziamenti vanno proprio ad Alex, un esempio per quello che ha provato a fare ogni giorno fino all’ultimo in condizioni difficili”, prosegue Ghirelli. Impegnato nella conta dei disponibili: Masciarelli s’è allenato spesso individualmente ma farà minutaggio stringendo i denti, Roveda vuole giocare nonostante i problemi alla spalla, Genovese è stato male giovedì ma dovrebbe recuperare”. Infine, sui giovani a disposizione: Isotta dal suo rientro viaggia al ritmo della doppia doppia dopo aver giocato sulla pubalgia per più d’un mese tra autunno e inverno, Manenti è un altro che ha dimostrato un’evoluzione tecnica costante – chiude l’allenatore della BB14 -. Per com’è andata a finire abbiamo le nostre responsabilità, ma è stata una stagione difficile. Non voglio dire sfortunata, perché la fortuna puoi anche cercartela”.

Di là, la rotazione di Massimiliano “Pat” Baldiraghi, sconfitta 78-64 lo scorso 15 gennaio a parquet invertiti reggendosi solo sui tre top stagionali, il centro Riccardo Crespi, quella sera 17 punti più una decina di rimbalzi, tra l’altro partendo dalla panchina, il play-guardia Filippo Fazioli da 14+4+5 assist e l’ala piccola William Luca Wiltshire da 18. Rispettivamente secondo (13.9, con 9.7 tabelloni a partita), primo (15.3, oltre a 4.3 smazzate vincenti) e quarto marcatore stagionale, perché il podio è completato dal mezzo lungo mancino Arsenije Stepanovic (11.9+7.3). Sotto la doppia cifra ma non di troppo, invece, un Nikola Ivanaj – altro “3” – dai ricorrenti problemi al piede (6.8), e Matteo Graziani arrivato dalla Pielle Livorno per coprirlo, cosa che fa benone visto l’8.5+5.5+2.2 da sesto uomo o giù di lì. Tra i 5 e i 6 gli esterni Andrea Ballati e Lorenzo Ziviani oltre al post Alessandro Esposito, sopra i 5+4 carambole sotto le plance, mentre il regista di riserva Francesco Guerra non arriva al tris. L’ex squadra di Totò Genovese ha vissuto sul fattore campo, 9 successi su 13 tra le mura amiche. Anche la BB14 l’ha fatto, ma con un paio di bottini pieni in meno in casa e tre totali, sbancando oltre alla Logiman soltanto il Petrarca alla prima e Mestre due giornate or sono.
Possibili quintetti di partenza: BB14 con Isotta, Sodero, Masciarelli, Genovese e Manenti; Crema con Fazioli, Graziani, Wiltshire, Stepanovic e Crespi.

Domenica 7 maggio, ore 18 – 30a giornata del Girone B di Serie B
Bergamo, Centro Sportivo Italcementi – via dello Statuto 43
1° arbitro: Francesco Venturini di Lucca. 2° arbitro: Igor Giustarini di Grosseto.
DIRETTA STREAMING – La diretta della gara sarà trasmessa in streaming sulla piattaforma web LNP TV Pass per gli abbonati al servizio.
LIVE – Aggiornamenti attraverso i canali social BB14.

Rimadesio Desio – Bergamo Basket 2014 90-68 (31-23, 50-32 , 69-51)
AURORA DESIO:
Tornari 17 (1/1, 5/8, 3 ass.), Molteni 21 (4/9, 4/7, 1/2, 8 r.), Fioravanti 1 (0/2, 0/2, 1/2, 10 r., 5 ass.), Mazzoleni 10 (5/6, 0/2, 4 ass.), Maspero 18 (5/8, 2/5, 2/3); Fumagalli N.E., Caglio 11 (4/5, 1/4), Barbieri (0/1), Basso 2 (1/2), Lovato 2 (1/2), Giarelli 8 (3/10, 2/3 tl, 4 ass.), Colombo. Coach: Edoardo Gallazzi.
Tiri liberi: 6 / 10 – Rimbalzi: 43 10 + 33 (Matteo Fioravanti 10) – Assist: 21 (Matteo Fioravanti 5)
BB14: Isotta 16 (5/9, 1/4, 3/4, 12 r., 3 ass.), Sodero 24 (3/7, 4/10, 6/6), M. Cagliani 2 (1/1, 0/2), Genovese 9 (2/7, 1/6, 2/2, 5 r.), Manenti 4 (0/3 da 3, 4/6 tl); Mora, Roveda (2 ass.), Piccinni, Morelli, Rota 13 (2/3, 2/4, 3/4), Caridi, Cane (0/1). Coach: Gabriele Ghirelli.
Tiri liberi: 18 / 22 – Rimbalzi: 26 4 + 22 (Nicolo Isotta 12) – Assist: 8 (Nicolò Isotta 3)
Arbitri: Caldarola di Ruvo di Puglia e Iaia di Brindisi.
Note: parziali 31-23, 19-9, 19-19, 21-17. Timeout: 5’34” B (20-11), 25’44” B (38-28), 17’15” D (45-32), 23’44” D (57-40), 33’43” D (75-60), 35’51” B (80-65). Fallo tecnico: Isotta 13’23” (35-26) . Antisportivo: Mazzoleni 26′ (60-41), Fioravanti 35’12” (77-63). Uscito per 5 falli: Tornari 38’33” (88-65).

Desio (Monza e Brianza) – Dopo il tris di vittorie consecutive con Reggio Calabria, Mestre e San Vendemiano, la Bergamo Basket 2014 trova la certezza matematica del non raggiungimento del dodicesimo posto in anticipo sullo scontro diretto Crema-Ragusa. Senza Simoncelli e Masciarelli, non c’è quasi mai stata partita, come sottolineato alla fine da coach Gabriele Ghirelli: Desio è stata squadra, noi no. A rimbalzo ci hanno massacrati, fisicamente siamo stati mosci. Hanno tirato col doppio dei possessi, quando c’era da fare un’esecuzione in più l’hanno fatta passandosi la palla. Noi all’arrembaggio, da soli: lo specchio della stagione, se la gente pensa di fare la guerra da sola, si prendono legnate”.

Le tre bombe in successione di Tornari e l’assist per Maspero (11-2, nemmeno 2′) rispondono subito al jump dall’angolo di Genovese, ma tra le prime due ci sono i personali sbagliati da Manenti. Sodero la insacca in traffico un paio di volte accoppiandoci i liberi per il meno 5 a 7′ e 6′ dal primo cambio cronometrico, mentre Isotta si schioda dall’arco (15-11) a metà del guado, ma c’è il nuovo break pesantuccio di casa del falso centro Maspero che porta nuovamente i suoi alle soglie della doppia cifra di vantaggio costringendo Ghirelli a ricorrere alla sospensione. Al rientro, ecco Rota, di lì a poco pronto pure alla tripla (24-18, 7′) pescato dallo svizzero, ma il secondo tiro concesso di troppo consente a Caglio, anch’egli prontissimo all’occasione successiva (27-18, 8′), di mantenere le distanze. Sodero (31-23) replica dal dispari al massimo gap scavato sull’11 da Lovato, ma il secondo quarto comincia con Caglio che lo borseggia per schiacciare indisturbato. L’ottimo Roveda, dalla spalla finalmente a posto, la serve per la seconda tripla del piemontese (33-26, 1’30”) giusto per non perdere contatto. Un altro tagliafuori malmesso consente alla coppia Lovato-Maspero l’appoggino comodo, quindi un possesso regalato dal tecnico fischiato a Isotta per un altro meno dieci. L’ex fratturato al polso è un rimpianto su due braccia e due gambe da tanto è continuo e implacabile, anche guadagnandosi falli, ma i compagni sembrano faticare a parlare la stessa lingua e Molteni può allungare sul 40-28 a poco più d’un poker di lancette dalla pausa lunga. Manenti “vede” Isotta che può attaccare il ferro. La combo-guard giallonera induce Gallazzi a chiamare il timeout dopo il minimo rientro dal meno 15 provocato dalla cinquina di striscia del centro di casa. E arriva il più 16 (48-32) dalla lunghissima di Molteni quando ne mancano un paio all’imbocco del tunnel, poi ulteriormente allungato quasi alla sirena corta.

Il ventello di distacco firmato dal capitano altrui Mazzoleni dopo nemmeno cinquanta secondi dallo start dell’orologio nel secondo tempo porta la BB14 a sbracare facendosi infilare in transizione dal duo Tornari-Giarelli per il 22 di sprofondo. Lo shootout tra Rota e il manico brianzolo non sposta gli equilibri. Il controbreak da 5-0 chiuso dal missile di Genovese per il 40-57 a più di 6 minutini dalla passerella del sipario nemmeno, perché Mazzoleni, ex pupillo ghirelliano, rifà più venti immediatamente. Un’altalena su cui salgono l’ala trapanese, subìto l’antisportivo dal precedente, e Sodero (62-47, 7′) prima del quinto paniere pesante di Tornari. Rota è il terzo BG in doppia cifra, Caglio il quarto dei suoi. Molteni la riporta sul più 21 all’inizio dell’ultimo periodo, poi salito subito a più 24 sempre dal divano di casa. Manenti dalla linea, Isotta e Sodero risalgono un po’ lo score col 9-0 di parziale (75-60) a 6’17” dai titoli di coda. Guly s’avvicina d’un amen (77-65) con la quarta tripla e due personali a una cinquina dal gong, Molteni la chiude a quota 80 un giretto più tardi. Bergamo non ne ha più: Mazzoleni e Molteni riallargano il divario e buonanotte, si va sotto di 23 a 1’31” dal tutti a casa. Spazio agli Under in panchina, gloria per Basso di là e Cagliani di qua.

“L’Aurora è una squadra praticamente di soli esterni, perimetrale, intelligente tatticamente, che tira molto e bene e ha ritmi alti, anche se a dettarglieli non c’è Fumagalli, l’unico vero regista”. Parola di Gabriele Ghirelli, grande ex di turno che torna in Brianza per affrontare la quarta forza del girone B, quasi una sua creatura. Il guanto di sfida calza meglio se la mano della rivale di turno è una conoscenza di lunga data: “Ho allenato lì a livello senior negli ultimi quattro anni e il playmaking, come usavo fare io quando non c’era Leone, è affidato a Mazzoleni, buon ball handling e lunghe leve che poi scala in 4. Certo, se viene marcato da un play più piccolo e agile può avere difficoltà, ma è un passatore sublime e dà profondità come il pari ruolo Giarelli. Tornari è più una combo guard, uno di rottura: parte dalla panchina perché è l’unica alternativa in regia”.

La Bergamo Basket 2014 non è a pieno organico nemmeno stavolta: “Roveda non c’è, Masciarelli no al 99 per cento e probabilmente nemmeno Simoncelli. Non che cambi granché rispetto al solito. Ma dobbiamo fare come nelle ultime partite, sapendo che quando abbassiamo i ritmi senza riuscire a prenderci il numero più alto di tiri possibile, se non facciamo girare la palla e non giochiamo in transizione, allora perdiamo un quarto intero e anche di netto come successo nella pur ottima prestazione vittoriosa contro Sanve”. Ora, la Rimadesio cui rendere visita. Per chiudere, il 7 maggio all’Italcementi sale la Logiman Crema che è a più 4 ma forse non centrerà l’obiettivo lo stesso. Sarà come sempre la voglia di dimostrare come sarebbe potuta andare senza infortuni e vicissitudini a raffica la molla per salutare la B “d’eccellenza” senza rimpianti.

Il tris di successi consecutivi contro Viola, Mestre e San Vendemiano sarà reso inutile dallo scontro diretto Crema-Ragusa, perché anche alla luce della vittoria a tavolino dei lombardi contro i calabresi per la rinuncia di questi ultimi alla trasferta è matematicamente impossibile raggiungere il dodicesimo posto mettendosi alle spalle due compagini alla sirena domenica sera. Le motivazioni pratiche, poi, sono spesso una spinta più potente di quelle morali. I brianzoli conservano infatti tenui speranze di cominciare la post season salendo sul podio al posto della Rucker.

Alla rotazione allenata da Edoardo Gallazzi mancano i 17 punti col 100 per cento, i 7 rimbalzi e i 6 assist messi in riga a tabellino nell’andata bergamasca del 7 gennaio dal summenzionato Carlo Fumagalli, rottosi il crociato due turni fa contro Capo d’Orlando, stagione finita a 9.3+7.4+4.2: “In sua assenza, porta palla il primo vicino all’apertura e poi a turno entrano nei giochi. Ma a passarla per i canestri è senza dubbio Mazzoleni. Se il top scorer resta il lungo Giacomo Maspero, 16 ad allacciata di scarpe e 40 per cento da 3 lasciando l’incombenza di tagliafuori e catture sotto i tabelloni all’ala-capitano Andrea Mazzoleni, 9 (3.9 più di lui) conditi da 11.3 punti, a portar palla fin oltre la metà campo dovrebbe essere la guardia-ala Matteo Fioravanti, a dispetto del solo passaggio da canestro di media con 8.3 punti e 3.6 carambole.

“Hanno molti bravi tiratori, compresi Maspero e Molteni, il meno ‘grosso’ di un quintetto molto solido fisicamente e bravo a chiudere l’area”, prosegue il coach dei bergamaschi. Il realizzatore citato non si schioda dallo spot di guardia tiratrice da 12.1+2.8+1.2, mentre senza il regista titolare si sono aperti più spazi anche in prospettiva playoff per la maniglia di riserva Matteo Tornari, in realtà più un individualista (6.3 e 1 assist) dedito a salire dalla panchina insieme al mezzo lungo Gabriele Giarelli (9.3+4.5 in 20′), ed esterni come Leonardo Basso (nemmeno un’unità a partita), Lorenzo Lovato (4.1+3.3) e Andrea Barbieri (1.8), tutti under al pari del centro Luca Colombo (1.4+1.4). Possibili quintetti di partenza: Desio con Fioravanti, Molteni, Basso, Mazzoleni e Maspero; BB14 con Isotta, Sodero, Cagliani, Rota (Genovese) e Manenti.

Sabato 29 aprile, ore 20.30 – 29a giornata del Girone B di Serie B
Desio, PalaMoretto – via San Pietro 18
1° arbitro: Marino Caldarola di Ruvo di Puglia. 2° arbitro: Angelo Iaia di Brindisi.
DIRETTA STREAMING – La diretta della gara sarà trasmessa in streaming sulla piattaforma web LNP TV Pass per gli abbonati al servizio.
LIVE – Aggiornamenti attraverso i canali social BB14.

Bergamo Basket 2014 – Rucker San Vendemiano 75-67 (19-14, 41-25, 54-52)
BB14:
Simoncelli 4 (1/1, 0/5, 2/4, 7 ass., 2 rec.), Isotta 18 (3/8, 3/4, 3/4, 12 r., 6 rec.), Sodero 17 (2/4, 2/8, 7/7, 5 ass.), Genovese 18 (5/8, 1/4, 5/6, 5 r.), Manenti 11 (4/5, 1/1, 6 r.); Mora, M. Cagliani (0/2 da 3), Rota 7 (0/2, 2/3, 1/2, 5 r.), Caridi (0/1, 0/2 tl, 1 fs, 1 r.), Cane (0/1, 2 r.); N.E. Piccinni, Morelli. Coach: Gabriele Ghirelli.
Tiri liberi: 18 / 25 – Rimbalzi: 38 7 + 31 (Nicolo Isotta 12) – Assist: 14 (Alexander Simoncelli 7)
RUCKER: Sanguinetti 6 (0/2, 2/8, 3 ass.), Baldini 10 (1/5, 1/3, 5/5, 5 r.), Nicoli 4 (0/1, 1/4, 1/1), Hadzic 3 (0/4, 1/6), Vedovato 19 (8/16, 3/9 tl, 11 r.); Palermo 12 (2/5, 1/1, 5/6, 6 r., 4 ass.), Dieng 12 (2/3, 2/7, 2/2, 6 r.), Sackey 1 (0/1, 1/2 tl); N.E. Colombo, Gatti. Coach: Marco Mian.
Tiri liberi: 17 / 25 – Rimbalzi: 29 14 + 15 (Jacopo Vedovato 11) – Assist: 12 (Matteo Palermo 4)
Arbitri: Agnese di Barano d’Ischia e Procida di San Cipriano Picentino.
Note: parziali 19-14, 22-11, 13-27, 21-15. Timeout 5’29” R (12-4), 16’26” B (29-22), 18’21” R (37-23), 19’56” R (41-25), 25’17” B (48-39), 33’20” R (62-57), 38’04” R (71-62). Fallo tecnico: Genovese 29’56” (54-48), panchina B 31’55” (55-56). Antisportivo: Vedovato 22’17” (45-29), Simoncelli 23’41” (48-31). Uscito per 5 falli: Manenti 38’15” (71-62).

Da goleada a punto a punto all’improvviso, ma la BB14 azzecca il tris lo stesso battendo San Vendemiano dopo aver regolato Reggio Calabria e detronizzato Mestre. Il ritorno di fiamma avversario nel terzo quarto non impedisce alla rotazione giallonera di toccare i 20 punti in regular season quando restano Desio e Crema (vittoriosa a tavolino, la Viola ha rinunciato alla trasferta) con la matematica a dover dire ancora la sua. L’impresa vera è stata neutralizzare il pericoloso pacchetto esterni per tre quarti di una gara condotta quasi sempre da cima a fondo.

Manenti apre le danze cadendo all’indietro su allungo di Simoncelli, mentre gli ospiti spadellano dentro e fuori, e Genovese imbuca il rimbalzo offensivo sul primo tentativo dalla lunga del suo regista (3′). A insaccare da lì ci pensa Isotta (7-2, 4′), al break il pick’n’roll con Sodero che consente al centro di Arcene di raddoppiare il tabellino personale a 5’30” dal cambio cronometrico. Di là ci prende solo il pivot-capitano, ma il numero 17 è ispirato anche in uscita dal pitturato costringendo Mian alla sospensione con 8 lunghezze da recuperare. Il gap a decina mancato da Isotta con un cambio di mano di troppo diventa un assist involontario per l’inchiodata di Vedovato. Lo step back dall’angolo di Genovese precede la bomba dell’ex di turno Dieng (14-9, 7’30”). La new entry Palermo la tiene a contatto da dove vale dispari, imitato subito dall’ala trapanese dal mezzo angolo per la cinquina individuale in due possessi.

Baldini la riavvicina dalla lunetta e Palermo al rientro in campo attaccando il ferro (19-16, 1′) per la replica di Isotta spazzando via la difesa ad ancate prepotenti. Il mezzo lungo altrui nativo di Ponte San Pietro è bravo a guadagnarsi la pagnotta dalla carità, ma lo svizzero in guardia per Bergamo ne imbrocca una seconda dal divano (24-18, 3’45”) accoppiandoci un’entrata decisa che lo proietta alla doppia cifra per primo. Tra i portacolori della Marca, sulla terza palla concessa, si sblocca anche il play Sanguinetti dalla distanza per il 26-21 a metà del guado del secondo quarto, complice il tagliafuori malfunzionante sul cattura-tabelloni Vedovato che di suo mette però solo un libero. Dall’angolo destro si schioda anche Rota, a riposo allo start. La decina di vantaggio coincide con lo sblocco del pistolero Sodero (32-22) a un tris dall’intervallo. Repetita iuvant e Guly estrae dal fodero anche il massimo vantaggio (37-23) un giro di lancetta più tardi con bomba e floater. Divario prontamente allungato da Genovese (11 punti e cento per cento dalla linea) fino al 41-25 a venti secondi dalla sirena corta.

Al rientro dal tunnel si scava fino al più 19 (48-29) col jump del piemontese di casa nello spot di “3” (3’20”). Tra gli avversari a parte Vedovato paiono non accendersi bocche da fuoco. Dieng, prima di indurre Ghirelli al timeout, triplizza (48-36, 4’29”) con Cane a commettere l’ingenuità di spingere il top scorer nemico (1/2 dalla lunetta). Il parziale a sfavore tocca nondimeno il 13 con la bomba di Baldini a tre minuti e mezzo dall’ultima passerella. Tre minuti di digiuno saziati dalla coppia di personali di Sodero per il cinquanta locale, mentre Genovese col fade-away ritrova la vena ingaggiando il duello con Sackey. Nicoli si sveglia da tre, Sanguinetti la piazza da 9 metri ed è tutto da rifare (54-52). Allo start del quarto periodo arriva l’ovvio pareggio a quota 54 di Palermo, seguito dal primo vantaggio Rucker di Dieng e da un tecnico alla panchina. Isotta la rimette avanti (58-57, 3’20”) su un monumentale scarico di Genovese dopo il rimbalzo d’attacco aggiungendoci i personali, poi in transizione Sodero libera Manenti per l’appoggio al cristallo del più 5. Hadzic fa il pompiere sui bollenti spiriti orobici, ancora il piemontese sfrutta la chance tripla da dove vale 1. Nella guerra di nervi serve il polso freddo quando si prendono mazzate sulle braccia, anche se la palla scotta (Genovese da 1, 67-62 a più di 3′ dal gong). Niente paura, perché un enorme Guly la regala a Manenti per il 69-62 a 2’30 dalla sirena e Simoncelli la chiude virtualmente subito dopo. Poker di Baldini quando mancano sessanta secondi, ma Rota insacca la berta decisiva sul filo dei 24”.

San Vendemiano è una squadra forte, profonda, lunga, grossa e ambiziosa. Occorre tenere i ritmi alti e giocare sul numero maggiore possibile di possessi, ma soprattutto difendere bene sul pick’n’roll che è letale”. Coach Gabriele Ghirelli mette in guardia la sua Bergamo Basket 2014 dalla terza forza del campionato: “Sono pericolosi per come lo fanno, tra gli esterni che lo giocano, i tiratori sulle sponde e due lunghi bravi nel bloccare e rollare come Vedovato e Sackey”, spiega l’allenatore giallonero introducendo la terzultima giornata di campionato. Sotto canestro o come “3”, anche un volto noto da queste parti, protagonista mancato dell’annata di Marco Calvani in panchina a cavallo della prima ondata pandemica: “Spesso Dieng gioca insieme ad Hadzic, sostituto a inizio stagione di Gatti che dovremmo rivedere sabato sera, in un quintetto con 4 giocatori sui due metri. Sul perimetro hanno aggiunto Palermo a Sanguinetti, giocatore di categoria superiore che spesso toglie le castagne dal fuoco, e Baldini. Una rotazione tosta e perimetrale, capace di chiudere bene gli spazi dentro l’area”.

Per i bergamaschi, a quota 18 dopo due vittorie di fila di cui l’ultima eclatante in casa di Mestre detronizzandola, vietato guardare la classifica. Tanto più che una delle concorrenti per le residue speranze di agganciare i playoff, la Logiman Crema (22 come Ragusa, che ha gli scontri diretti a favore) avversaria dell’ultima giornata all’Italcementi il prossimo 7 maggio, domenica avrà partita vinta a tavolino contro la Viola Reggio Calabria (penultima e retrocessa nella prossima B Interregionale) che ha rinunciato alla trasferta per motivi logistico-organizzativi. “Sarà una sfida molto simile a quella di domenica scorsa a Trivignano, contro un avversario che ha perso alcuni giocatori ma solo a gennaio ha preso dalla serie A2 Dieng e Palermo – chiude Ghirelli -. A noi manca Roveda che s’è lussato la spalla al PalaVEGA, ma recuperiamo Cagliani che con Mestre c’era per modo di dire dopo una settimana di febbre a 39. Masciarelli non è al top, ma vuole essere della partita per dare il massimo contributo possibile. Abbiamo quindi anche noi una buona profondità e perciò la possibilità di alzare i ritmi, di attaccarli sempre in velocità: non possiamo pareggiare il loro numero di tiri o portarli a ritmi più bassi, perché sono più grossi, esperti e buoni di noi. Dovremo portarli noi dove vogliamo riducendo al minimo gli errori difensivi”.

Il buon Omar Dieng, ai tempi (2019-2020) 12 allacciate di scarpe con 3.5 punti a partita più 1.8 rimbalzi in poco più di 13 minuti, adesso è a 7+5 in 24 giri di lancetta. Il nativo di Ponte San Pietro non è comunque un titolare fisso della formazione del confermatissimo Marco Mian, ex gloria della Benetton Treviso, che perso Marco Perin (10.4+2.5) dietro ha l’uomo in più nell’ex Trapani Matteo Palermo, 8.6, 5.5 rimbalzi e 2.6 assist. Se il miglior marcatore è il 4-5 Damir Hadzic, 12 e 5 tabelloni, il manico resta Giacomo Sanguinetti, trentaduenne con un passato a Cremona in A1, 3.8 passaggi vincenti in aggiunta a 11.3 nel paniere, il più utilizzato (29′) della rosa nonché uno del terzetto fatale, coi suoi 15 a referto, a parquet invertiti, lo scorso 17 dicembre (76-71; Simoncelli 22, Genovese 14, Sodero 13) al PalaSaccon. Gli altri due, per la Rucker Sanve, frutto della fusione nel 2011 tra Basket San Vendemiano e Rucker Vazzola, sono il jolly Matteo Nicoli, allora 17, 2-3 da 9.9 in 24′, e il centro Jacopo Vedovato, 11+12, Treviso e Virtus Roma nel curriculum, quinquennio pressoché pieno nella Marca, alle soglie della doppia cifra, miglior rimbalzista del lotto con gli oltre 8.

Stagione conclusa anzitempo, invece, per l’ala piccola di scuola triestina Enrico Gobbato (8.3+5.4 rimbalzi, 43% da 3); l’altro esterno Giacomo Baldini (10.8+3.9+2) ha trascorsi a Costa Volpino/Alto Sebino. Il lungo atletico Samuel Sackey, il “titolare” più giovane (2001) insieme a Nicoli, dà un contributo di sostanza (3.3+4.3) in poco più di 13′, minutaggio cui non arriva l’unico vero Under (2003) costantemente nei dodici Luca Colombo (3.3+2.3+0.8). Quintetti di partenza: BB14 con Simoncelli, Sodero (Masciarelli), Cagliani, Genovese e Cane; Rucker con Sanguinetti, Palermo, Baldini (Nicoli), Dieng e Hadzic.

Sabato 22 aprile, ore 20.30 – 28a giornata del Girone B di Serie B
Bergamo, Centro Sportivo Italcementi – via dello Statuto 43
1° arbitro: Vincenzo Agnese di Barano d’Ischia. 2° arbitro: Alfonso Procida di San Cipriano Picentino.
DIRETTA STREAMING – La diretta della gara sarà trasmessa in streaming sulla piattaforma web LNP TV Pass per gli abbonati al servizio.
LIVE – Aggiornamenti attraverso i canali social BB14.

“La grande famiglia BB14 si allarga a un’altra grande famiglia dell’imprenditoria bergamasca di successo”. Paolo Ferrari, responsabile Relazioni Esterne, saluta l’ingresso di Tecnocryo Spa tra i partner-collaboratori-sostenitori di Bergamo Basket 2014. Di stanza a Basiano nel Milanese, ma orobica a denominazione d’origine controllata, fin dalla fondazione nel 1992 è attiva nella progettazione, costruzione ed installazione di macchine, impianti e apparecchiature per la manipolazione e il trattamento dei fluidi criogenici, fino a soddisfare interamente la filiera industriale della produzione e distribuzione di gas tecnici, puri, medicinali e alimentari.

Il proprietario e CEO che ha stretto personalmente l’accordo di partnership col sodalizio giallonero è Cristian Riva: “Siamo un’azienda iper-tecnica e iper-tecnologica dall’anima sportiva. Il fair play e le regole del gioco, della sana competizione, sono il filo conduttore che lega il business e il basket. E siamo bergamaschi, quindi siamo lietissimi di poter esprimere questo nostro spirito attraverso la collaborazione con BB14, la realtà più rappresentativa del territorio”. Non mancano, ovviamente, tra i tanti prodotti trattati, quelli utilizzati dagli atleti: “L’ozono-terapia ha applicazioni e benefici per l’azione antinfiammatoria e antidolorifica, i gas criogenici usati per la crioterapia accelerano il recupero muscolare”.

“Aggiungiamo alla lista dei nostri amici, una vera e propria famiglia allargata, un’impresa conosciuta e attiva a livello internazionale – chiude Ferrari, nella foto insieme al CEO di Tecnocryo e al presidente del club giallonero Enzo Galluzzo -. Il progetto della pallacanestro a Bergamo può avvalersi del sostegno di realtà che hanno i nostri stessi valori: il lavoro, lo sviluppo e la programmazione. Solo così si può pensare in grande e diventare grandi, come la città merita”.

Gemini Mestre – Bergamo Basket 2014 92-93 (23-14, 46-42, 73-66)
BASKET MESTRE 1958:
Mazzucchelli 6 (0/1, 2/5, 7 r., 5 ass.), Sebastianelli (0/1, 0/2), Conti 28 (7/10, 3/4, 5/5), Caversazio 20 (3/4, 3/7, 5/5, 5 r., 6 ass.), Bortolin 2 (1/5); Pellicano 11 (5/5, 0/1, 1/1), Bocconcelli 3 (0/1, 1/3), T. Rossi (0/2, 0/2, 4 ass.), Di Meco 22 (11/12, 5 r.); N.E. Zinato, Zampieri. Coach: Cesare Ciocca.
Tiri liberi: 11 / 11 – Rimbalzi: 30 5 + 25 (Andrea Mazzucchelli 7) – Assist: 25 (Edoardo Caversazio 6)
BB14: Simoncelli 12 (2/2, 2/5, 2/2, 7 ass.), Isotta 22 (4/9, 4/6, 2/3, 6 r.), Masciarelli6 (2/2, 0/1, 2/4), Genovese 17 (2/4, 4/7, 1/3), Cane 2 (1/2); Roveda 2 (1/1, 0/1 tl), Sodero 24 (2/3, 5/10, 5/8, 3 ass.), Cagliani, Rota 3 (1/2, 0/2, 1/2, 5 r.), Caridi 5 (2/2, 1/2 tl); N.E. Piccinni, Morelli. Coach: Gabriele Ghirelli.
Tiri liberi: 14 / 25 – Rimbalzi: 30 6 + 24 (Nicolo Isotta 6) – Assist: 13 (Alexander Simoncelli 7)
Arbitri: Ragionieri di Cesenatico e Zara di Oristano.
Note: parziali 23-14, 23-28, 27-24, 19-27. Timeout: 6’40” B (15-7), 9’50” M (21-14), 12’36” M (27-26), 16’04” B (38-33), 23’53” B (61-50), 35’27” M (82-78). Antisportivo: Pellicano 35’27” (82-76). Usciti per 5 falli: Rota 38’12”, Caversazio 39’11”.

Venezia-Trivignano – 32 su 58 al tiro con 15/31 da dove vale dispari. Una Bergamo Basket mai vista su questi livelli fa gridare al miracolo per la detronizzazione di Mestre dell’ex Ciocca a favore dell’Orzibasket dell’ex Calvani, acuendo al contempo i rimpianti per una stagione che avrebbe potuto regalare ben altre soddisfazioni. Ora c’è da chiudere facendosi venire altra fame per regolare Sanve, Desio e Crema chiudendo gli occhi su assenze, leggi solo nove giocatori utilizzabili sui dodici a referto, recriminazioni e periodi ipotetici dell’irrealtà destinati a lasciare il tempo che trovano. Punteggi e percentuali da vertigine per quattro periodi su quattro di grande fisicità e grinta, sulle ali della lussureggiante coppia di “2” e di un Genovese decisivo con 7 punti filati per il quinto e definitivo vantaggio ospite, raccontano di un’impresa figlia dei nervi saldi e della volontà di dimostrare il valore del roster.

Conti riceve subito da Bortolin per dettare i ritmi in attacco, Simoncelli se ne esce col cadeau per l’unicum domenicale di Cane 2-2 (1’14”) a Manenti fermato da un malanno di stagione. La ridda di bombe inizia col 5-2 di Isotta per il primissimo naso avanti a 2’18”, ma Caversazio ballando nel ferro pareggia anch’egli dalla distanza. Conti e Bortolin la portano sul più 4 dall’area e comincia la sagra Di Meco, cambio di quest’ultimo, che aumenta il divario (11-5) a metà della prima decade. Si continua su questo tenore col primo ciuf di Masciarelli, dato ai box all’antivigilia e recuperato in extremis, finché il miglior polso veneziano di terraferma non chiude il gioco da 3 punti al rientro dal timeout giallonero scavando poi ulteriormente il gap, 18-7 a quasi 2 giri di lancetta dal cambio cronometrico.

L’esterno di casa firma la sporca dozzina per rispondere al jump di Genovese (21-9), Caridi e dalla lunga Sodero provano a non perdere contatto. La guardia piemontese, alla seconda partita dopo le undici saltate, si ripete due volte nell’incipit del quarto dalla sirena corta nella gara tra pistoleri col mezzo lungo locale, backup dell’acciaccato centro titolare, che però tira da 2. Isotta la porta a meno 4 dall’angolo (27-23) dopo nemmeno 2′ e meno 1 nel possesso successivo chiudendo a poker la serie di canestri pesanti bergamaschi tanto da indurre Cece a chiamare la sospensione. Lo svizzero fa il controsorpasso (parziale di 16-6 in 3′ scarsi) rifirmato da Roveda che poi avverte fastidio alla spalla e chiede il cambio. Si prosegue col punto a punto e i biancorossi che recedono dalla zona 2-3 per non concedere ulteriori missili. La spariglia di nuovo di un’unità il personale di Rota a 4’47” dall’intervallo lungo, a dimostrazione che i nostri ci credono senza mollare un millimetro. La manita in faccia Di Meco-Conti, 31 punti su 38 di squadra, induce Ghirelli ad aggiornare la lavagnetta (38-33 a meno 4′ dalla pausa). Supera la doppia cifra anche Guly dal divano e la BB14 sarebbe largamente avanti se soltanto qualcuno riuscisse ad arginare il sesto uomo mestrino. Mazzucchelli rompe il ghiaccio dall’arco (43-36, 8′) alle soglie della quinta dello specialista orobico, ma la difesa non funziona contro la corazzata del volto un tempo amico. Isotta limita i danni insaccando la quarta personale per le 4 lunghezze di distacco al 20′.

Uno shootout che non accenna ad arrestarsi col “4” trapanese a schiodarsi dai 6 e 75 prima che Simoncelli, fin lì dedito alle smazzate ai compagni meglio smarcati, lo faccia col tabellino tout-court. Quando cancella la virgola anche Bocconcelli a ruota di Mazzucchelli e si va sotto di oltre la decina a 6 corsette d’orologio dall’ultimo atto, l’allenatore di Desio chiama nuovamente a raccolta i suoi. Sono sempre le due guardie a tenere altissimo l’onore BG, ma aggiungiamoci pure il trentasettenne regista veronese (bombone del 66-62 a 12′ dal gong) e i giovani come Rota col solito taglio dei suoi. Di là si scatena in entrata anche Pellicano, un altro che supera i dieci salvo poi provocare il riavvicinamento orobico con l’antisportivo ai danni di Isotta. Genovese con la seconda tripla personale scrive meno 3 (84-81) a 3′ dai titoli di coda. L’inchiodata di Caversazio dopo il borseggio a Masciarelli sembrerebbe segnare la fine virtuale della pratica (92-83), ma Simoncelli e Genovese (gioco da 4 con 49” da giocare) urlano al PalaVEGA che il possesso di distacco si conta su un solo dito e c’è l’incredibile controsorpasso dell’ala dall’angolo sinistro. Il pescarese arrivato a gennaio da Palermo sbaglia i liberi, ma per la Gemini non c’è più tempo. Nono successo, ancora 6 punti in palio a meno 4 da Ragusa e Crema, che devono affrontarsi, coi lombardi della Bassa Padana ultimo avversario d’annata il 7 maggio all’Italcementi.
(foto credit Walter Dabalà)

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